Il semaforo blu

Filastrocca di Stefano Sandrelli

Martina Tremenda, esploratrice eccezionale,
si fermò a uno stop nello spazio interstellare.
“Un semaforo blu? Che cosa inattesa,”
mormorò, guardandosi in giro sorpresa.

“È un semaforo nuovo di zecca
ma non capisco che c’azzecca!
Chiediamo a quella cometa là,
passa spesso di qui e lo saprà!”

“Cara terrestre,” rispose lei con zelo,
“Il blu significa: forza, via libera per il cielo!
Una volta accadde anche in piazza Duomo:
solo uno scrittore lo capì, un gentiluomo.

È un semaforo molto sofisticato:
verde, giallo,rosso, blu o aranciato.
Se poi d’improvviso si colora di viola,
devi fare un salto e una capriola.

È un semaforo che t’insegna a volare,
se non hai ali non ti devi scoraggiare.
Si vola con fantasia e felicità,
con la bellezza e con la libertà.

Ha anche un colore che non esiste,
lo vede solo chi non è triste.”
“Che semaforo figo!” disse Martina felice.
“È proprio bello essere un’esploratrice:

bisogna portarlo sulla nostra Terra,
c’è tanta gente che odia la guerra,
e che vuole un mondo migliore
e che vuole risate, risate sonore!”

Ascolta la filastrocca letta da Angelo Adamo