Martina Tremenda, esploratrice spaziale
Filastrocca di Stefano Sandrelli. Legge Angelo Adamo
Ascolta la canzone.
Martina Tremenda scappò dalla culla
che era nata da un’ora e un nulla:
e due minuti dopo mezzogiorno,
aveva esplorato cucina e soggiorno.
Impiegò un’ora e un pezzetto
a scoprire la camera da letto.
Poi in quattro e quattr’otto
si spinse in bagno e in salotto.
Il giorno dopo, di mattina,
si smarrì fra ingresso e cucina:
non aveva un mese d’età
e già conosceva l’intera città.
“Fermate questa mocciosa!”
consigliò una zia danarosa.
“Che male fa? È nata per curiosità,
voleva vedere cosa c’è di qua!
Martina cresce ed è solo vivace,”
disse la mamma, “Conoscere le piace!
È solo che ha sempre fame:
ieri nel latte ha mangiato un salame!”
Ma fu quando la bimba scorse la Luna,
che i genitori intesero la sua fortuna:
fece gli occhi dolci e innamorati,
come se avesse visto tre gelati.
E decise che il suo mestiere
non era l’avvocato né il pompiere.
“Andrò tra Orione e il Pesce Australe:
da grande farò l’esploratrice spaziale!”
