La cometa senza coda

Filastrocca di Stefano Sandrelli

Martina Tremenda, esploratrice gentile,
sbarcò su una cometa il quattro d’aprile.
Non era primavera, c’eran pochi colori:
solo bianco, argento, nero e niente ori.

– Che astronave noiosa, fa quel che le pare!
dico montagna e mi porta al mare,
dico mare su un pianeta ben riscaldato
e mi smolla su un sasso ghiacciato!

Scendo a esplorare, do solo un’occhiata:
aspettami qui, astronave imbranata! –
Ma al primo passo in quel mondo misterioso,
Martina sentì un piagnisteo fastidioso.

– Avevo una bella chioma e una lunga coda,
si può dire che avessi lanciato una moda.
Quando passavo, tutti guardavano in su:
Ma senza coda nessuno mi considera più!

Non ci sarà mai più una coda così preziosa,
e senza di lei mi sento tanto cenciosa.
Ma tu non puoi capirmi Martina esploratrice,
sei solo una scienziata, non sei un’attrice –

Martina fece un salto e rispose stizzosa:
– Che cometa vanitosa!
Non voglio stare con te neanche un minuto.
Sei troppo superba, non mi piaci: ti saluto!

Partiamo, navicella, sono molto perplessa.
Questa cometa pensa solo a se stessa.
Non mi ha fatto neppure -vai, sfreccia!-
i complimenti per la mia treccia!

Ascolta la filastrocca letta da Angelo Adamo