Martina Tremenda, la nostra esploratice spaziale preferita, ha rilasciato in esclusiva per Astrokids un’intervista per raccontare le sue avventure nello spazio.
Buona lettura!
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Amici dello spazio, benvenuti sul nostro sito interstellare. Oggi abbiamo il piacere e l’onore di avere qui con noi la più giovane e intrepida esploratrice spaziale… Martina Tremenda!
Benvenuta Martina, come stai?
Bene, grazie, sono appena tornata da un viaggio attorno al cinturone degli asteroidi.
Avevi in programma qualche importante esperimento?
Sì, ho scoperto che lì crescono delle ciliegie grandi come mele e volevo portarne a casa una dozzina per provarle con un bel gelato al cioccolato. Una faticaccia, pesano un sacco!
Ah, è veramente un ottimo piano per la merenda. Sai che i nostri lettori ci hanno mandato un sacco di domande per te? Sono curiosissimi di sapere come hai iniziato la tua carriera di esploratrice spaziale.
Beh, ho iniziato alle elementari. La notte dopo cena uscivo in giardino a vedere le stelle e mi chiedevo sempre se ci fossero altri pianeti, se fossero abitati e cosa si potesse mangiare. Quindi un giorno ho preso tutto quello che avevo nel garage di casa, ho costruito una navicella spaziale e sono partita!
Qual è stata la tua prima destinazione?
La luna, bianca come la panna. Sono andata a vedere la prima orma lasciata dall’uomo. Oh, non è cambiata per niente, è uguale alle foto! Poi ho fatto un giro sulla parte non illuminata…meno male che mi ero messa il maglione di lana pesante, faceva un freddo.
Certo, non è riscaldata dal Sole…
Esatto. Mi ero raffreddata così tanto che ho deciso di andare su Venere, che è il pianeta più caldo del sistema solare. Mercurio è il più vicino al Sole ma l’atmosfera di Venere riesce a trattenere le radiazioni solari e quindi è più caldo.
Come in spiaggia d’estate?
Ma no, molto di più caldo! É così rovente che ho abbrustolito un paio di salsicce in pochi secondi.
E qual è stata la scoperta che ti ha stupito di più?
Mh, fammi pensare un attimo. È difficile scegliere, ho girato lo spazio in lungo e in largo…Sì, direi quella volta che sono atterrata su Kepler-16b. Ha due soli che sembrano arance. I tramonti sono veramente spettacolari!
Senti Martina, hai mai avuto paura lassù nello spazio?
Ogni tanto sì, lo spazio è grande e bisogna stare molto attenti. Sai che vicino ai buchi neri il tempo rallenta? Una volta quasi finisco in mezzo a uno, ma io e Genio siamo riusciti a scamparla. Ci siamo presi uno spavento!
Cavolo, siete stati proprio coraggiosi e abili, bravi! E la Terra, ti manca?
Beh, sì, sento nostalgia della mia stanzetta, della torta di mamma, della mia la famiglia…Ma li sento ogni giorno con il comunicatore spaziale. E loro sono veramente orgogliosi di me, mi hanno sempre incoraggiata ad andare avanti. E quando torno da un lungo viaggio ci troviamo tutti quanti a pranzo per raccontare quello che è successo durante la settimana.
Ti vedo proprio felice, sai? E tu, cosa vorresti dire ai nostri lettori, hai qualche consiglio per loro?
L’universo è enoooorme, c’è spazio per tutti e è pieno di sorprese che aspettano solo di essere scoperte. Voi preparate la vostra navicella e io vi aspetto qui per fare merenda 😀
Ciao Martina, a presto e grazie per questa bellissima intervista.