L'asteroide surgelato
Filastrocca di Stefano Sandrelli.
Martina Tremenda – esploratrice spaziale –
quel dì di primavera ci rimase proprio male:
la sua veloce astronave, compagna fidata,
invece che su Marte, atterrò su una patata.
“Una patata nello spazio?” direte voi bambini:
“sarà forse un minimondo, di quelli piccolini!”
Un asteroide, lo chiamerebbe una scienziata:
“Peccato,” pensò Martina, “certo non è abitata.”
“Tanto vale che lo esplori,” disse la Tremenda,
“Ho un po’ fame ed è ora di merenda.
E poi vedo un po’ di fumo là intorno.
Magari in quel cratere scoprirò un buon forno.”
E si avviò a saltelli fischiettando fiduciosa,
ma trovò solo un brodo di acqua polverosa.
“Com’è cattivo, mamma mia,
sembra di essere a Natale a casa della zia!
Non c’è neppure un’erbetta, una zucca
Non chiedo mica latte di una mucca.
Ci sono solo questi ghiacci sconsolati,
ma è freddo: non mi va di mangiar gelati!
Che disastro, in questo posto non c’è niente.
Non c’è neanche una casetta, non c’è gente…
Non c’è cioccolato, caramelle o nocciole
è solo un sasso che ruota intorno al Sole!
Non dico che sia brutto ma non fa per me,
io voglio conoscere tanti alieni – almeno tre.
Quasi quasi preferisco tornare da mia zia:
mi tengo la fame, metto in moto e volo via”
Ascolta la filastrocca letta da Angelo Adamo